Nella sala riunioni, l’Agente XX sta scrivendo alla lavagna mentre i futuri agenti prendono posto.
“Benvenuti” introduce XX, “oggi vi parlerò di una delle attività più importanti della CMI: l’ascolto del Web.
“Perché è la più importante, vi starete chiedendo. Perché il Web ha completamente rivoluzionato il rapporto tra le aziende, i loro clienti e tutti gli intermediari, cioè i media e le persone influenti che condizionano le scelte dei consumatori.
Tutto è diventato più immediato: in passato, per sapere cosa pensavano i consumatori su un prodotto, l’unico modo era chiederlo direttamente a loro attraverso interviste, sondaggi e focus group. Tutte attività molto costose e che davano risultati molto in là nel tempo, anche mesi dopo rispetto a quando serviva l’informazione!
Oggi, invece, possiamo intercettare in tempo reale ciò che le persone pensano e condividono spontaneamente sul Web.
Le aziende non devono far altro che tendere le orecchie: su Internet parlano i loro clienti, i loro concorrenti, le persone influenti e i media.
Provate a pensare a quanto tempo passate voi sui social network, quanti post scrivete o quanti ne leggete. Adesso non voglio mettervi addosso abitudini che magari non avete, ma penso converrete con me che ormai le persone parlano, e pure tanto, sui social. Siete d’accordo?” domanda XX.
“E il che purtroppo non è sempre un bene, ma questa è un’altra storia” aggiunge un po’ abbattuta XX, pensando a tutte le bufale che girano online e a tutta la disinformazione che questo nuovo modello di comunicazione ha creato.
Insomma, online le persone si sentono autorizzate a dire qualsiasi cosa e quindi parlano, parlano e parlano.
L’Agente XX si avvicina alla lavagna e scrive un bell’”1” a caratteri cubitali.
“Forse i più avvezzi a questi argomenti avranno già intuito le potenzialità dell’ascolto della rete, ma voglio rendervi il concetto ancora più chiaro riassumendolo in due punti.
Si tratta di informazioni a portata di mano e facili da reperire; ignorarle significa volersi male e non volere avere successo. Non esistono scuse, qualunque impresa abbia a cuore il proprio successo e voglia realmente crescere può e deve munirsi di strumenti di ascolto della rete.
Non stiamo parlando di un’attività complessa e neanche costosa, ma di un’opportunità reale che le imprese possono, e dovrebbero, cogliere.
Ovviamente si tratta di un’attività che può essere svolta con diversi livelli di profondità a seconda degli obiettivi, del budget e del mercato. Ma che va colta.
Il nostro compito è aiutare le imprese a scegliere gli strumenti giusti, aiutarle a impostare correttamente le attività e infine intervenire se la situazione si fa particolarmente complessa e critica.
Intercettare le conversazioni online è un'opportunità per entrare nella testa dei propri clienti. Le aziende del passato avrebbero pagato oro per avere queste informazioni!
Sì, avete capito bene. Il paradosso è che tante imprese pur di risparmiare in queste attività si espongono inconsapevolmente a rischi enormi finendo per spendere molto di più o addirittura rischiando di fallire!
Ovviamente no, nessuno sano di mente guiderebbe con una benda sugli occhi… i rischi di incidenti sarebbero troppo alti.
La cosa incredibile è che moltissime imprese, purtroppo la gran parte, sono disposte a prendere decisioni alla cieca.
Come si fa a lanciare una linea prodotto nuova senza sapere cosa pensano le persone dei prodotti attualmente sul mercato o senza sapere si stanno evolvendo i trend di mercato!?!?!” esclama XX.
“Semplicemente non si può e la cosa assurda è che lo sanno pure le imprese. Non per niente sono disposte ad acquistare costosissime ricerche di mercato o a spendere in sondaggi…
Non si rendono conto che tramite l’ascolto della rete hanno sondaggi e ricerche di mercato in tempo reale ad un costo infinitesimo…e ripeto, in tipo reale non dopo mesi!” conclude girandosi verso la lavagna e scuotendo la testa come se nonostante tutto non riuscisse neanche lui a capacitarsi della cosa.
Ascoltare la rete è molto più economico che lanciare interviste e focus group... e in più ti aiuta a ottimizzare il budget e a prevenire costose crisi!
“Ottima domanda!” risponde l’Agente XX, felice di aver suscitato l’interesse della classe. “Potrà sembrare strano, ma anche scoprire che ci sono poche conversazioni sulla propria azienda è un feedback importante!
Vuol dire che le persone non lo ritengono un argomento interessante, o che piuttosto parlano dei loro concorrenti. È un segnale che bisogna lavorare di più per costruire l’immagine del brand.
In questi casi, inoltre, possiamo aiutare l’azienda ad aumentare il volume di conversazioni, spingendo le persone a parlarne in modo spontaneo. Questa non è la sede giusta per entrare nei dettagli, ma ti posso dire che si possono intraprendere azioni mirate ad aumentare la visibilità e le discussioni attorno ad un brand o anche uno specifico prodotto.”
L’Agente XX fa una pausa, per permettere alla classe di prendere appunti. “Bene, abbiamo quasi terminato la lezione. Ora vediamo se avete capito:
Anche scoprire che le persone non parlano del tuo brand è un feedback!
“Esatto!” esclama l’Agente XX. “Non mi stancherò mai di dirlo: le aziende oggi devono essere SEMPRE aggiornate su cosa succede online, e in particolare su cosa si dice di loro e sullo stato di salute della loro reputazione.
Le aziende che non lo stanno facendo – sembra impossibile ma sono ancora moltissime – devono iniziare prima possibile, supplendo al tempo perso con un’analisi approfondita della loro reputazione almeno nell’ultimo anno.
Quindi devono impostare un monitoraggio periodico almeno mensile, meglio ancora se continuo giorno per giorno, per essere le prime a sapere se un giornale online parla di loro o se esce una recensione negativa. Non dimenticatelo mai!”
Sta per terminare, ma poi aggiunge: “Però capisco che a volte decidere di investire in questo campo può essere una scelta difficile, o spesso non si hanno le persone necessarie a lavorarci.
Questa non è però la sede per parlarne! Come compito per la prossima volta, studiate la Guida i 5 rischi delle tue strategie di marketing e business: alla fine della guida, troverete tutte le informazioni anche sulla Basic X-Ray!
Fa una pausa e poi chiede alla classe: “Ci sono altre domande?” Non ricevendo alcuna risposta, l’Agente XX dichiara conclusa la lezione. “Grazie per l’ascolto e arrivederci alla prossima lezione!” Le reclute chiudono i propri quaderni e lasciano l’aula, salutando l’Agente XX.
Indeciso? Non preoccuparti, è normale!
Per questo nasce la Basic X-Ray, una versione più light della Market e Reputation X-Ray a un prezzo speciale… che ti verrà perfino scontato se poi sceglierai di proseguire con l’indagine completa!
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